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Protagora asserì che l’uomo è la misura di tutte le cose.
I miei segni parlano degli umani patimenti, della creatività dell’uomo, di un mondo meccanico, della costruzione di codici condivisi. Essere per osservare e rappresentare l’incontro di diverse emozioni, per viaggiare attraverso forme e culture diverse e lontane tra loro, ove le figure divengono vessilli di un viaggio nell’immaginario collettivo.
E’ nella tensione verso l’equilibrio tra pensiero e forma che si esprime l’atteggiamento classico con cui incontro la materia ricercando una sintesi che disciplini l’ordine dell’apparire in un’apertura verso varie possibilità e collegamenti tra mondi diversi non contrapposti. Vita e basta.
Copyright © 2013 John Anderson Smith Back to top
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